Esperienze: Fara

La nostra Fara ci racconta la sua esperienza durante uno dei banchetti in piazza mercato.
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Mi piacerebbe raccontarvi un episodio di un’ordinaria mattinata di banchettaggio.

Ieri, attorno alle 10:00 circa, si avvicina a me un signore, un nonno intento a spingere il passeggino.

Inizialmente lo vedo incuriosito dal nostro stand, così mi avvicino come al solito per chiedere se ha già il nostro volantino. Si ferma, mi guarda ed esordisce dicendomi che non lo avrebbe MAI preso. È schifato dalla politica. Gli chiedo il perché di questa sua affermazione.

Inizia così a raccontarmi la sua storia.

Questo signore fu candidato alcuni anni fa. Cita conoscenze con i grandi nomi della Regione, sottolineando che in molti lo volevano nella loro squadra poiché capace di portare numeri considerevoli di voti.

Mi spiega che durante il suo mandato, avrebbe voluto adoperarsi per aiutare delle famiglie in gravi difficoltà economiche.

Proseguendo il racconto, mi dice che, dall’alto, è stato “fatto fuori” perché, così mi racconta che gli venne detto: “è ai ricchi che bisogna puntare, i poveri lasciali perdere”.

Conclude la sua storia dicendomi che da quel momento fece una promessa: non sarebbe più andato a votare.

Attonita da questa confidenza fattami, gli spiego la nostra storia. Mi si apre il cuore quando parlo di noi perché credo fermamente in quello che SìAmo, in quello che facciamo ogni giorno e in che quello che trasmettiamo.

Gli spiego che noi veniamo tutti dal basso. Gli spiego che nessuno ci dice cosa fare o cosa pensare. Gli spiego che nessuno ostacola l’altro o ha intenzione di “farti fuori”.

Gli spiego che noi, le persone, le mettiamo al centro.

Tutto molto bello, direte voi. E quindi? Bene, amici miei. Quindi ricordate le parole iniziali di questo signore “io non prenderò MAI nessun volantino”?

Questo nonno, questo cittadino fagnanese, mi ha chiesto espressamente di lasciargliene uno prima di andare.

Sono consapevole che per alcuni non sarà gran che, in fin dei conti, è solo un volantino.

Per me invece, è stata una vittoria enorme.

La mia speranza dopo questo confronto, è di aver riacceso in questa persona la fiammella della credenza nella buona politica. Sì, della BUONA politica, quella priva d’interessi e condizionamenti. Sono estremamente convinta che esista ancora perchè noi la stiamo mettendo in pratica.

Gli auguro che questa fiammella ritorni ad ardere tanto quanto è viva e scintillante in me.

Gli auguro di riuscire a tornare alle urne ed essere di nuovo felice, dopo tanto tempo, di esercitare uno dei più bei diritti che la nostra Carta garantisce.